ATU del futuro -Comitato Lavoratori ATU-

Sembra tutto tranquillo ma non è affatto così. I sistemisti informatici esternalizzati del Ministero della Giustizia temono per il loro futuro. Riuniamoci per organizzarci prima che sia troppo tardi.

P.S. PER L'ISCRIZIONE ALLA MAILING-LIST SONO OBBLIGATORI NOME, COGNOME, REGIONE, SOCIETA' ED UN RECAPITO TELEFONICO, EMAIL PERSONALE GRAZIE. PER CONTATTI: COMITATOATU@YAHOO.IT

venerdì, gennaio 19, 2007

PUNTO DI SVOLTA



Tratto dal "Memorandum di intesa sul lavoro pubblico" firmato ieri tra Governo e Sindacati.
A poi per i commenti da parte nostra.

giovedì, gennaio 18, 2007

Anche Anipa ed Ugl dalla nostra parte!


Mentre qualcuno in alto apparentemente sembra far finta di nulla, non possiamo che ringraziare per il coraggioso supporto alla nostra causa gli amici dell'Associazione Nazionale Informatici Pubblica Amministrazione (Anipa) ed il sindacato UGL che richiedono ormai a gran voce la nostra stabilizzazione nel Ministero.
Il servizio completo si trova su tele PA all'indirizzo http://www.telepa.it/visualizzavideo.jsp?id_video=6711&id_canale=19


mercoledì, gennaio 17, 2007

1)GUAI IN VISTA 2)ATTENZIONE CO.CO.PRO.

Due notizie importanti in un solo aggiornamento, una cattiva e una buona

1) Sul sito del Ministero della Giustizia le linee guida del protocollo d'intesa col Ministero della Funzione Pubblica...inequivocabili le ripercussioni sull'assistenza sistemistica.
Leggete tutto a:
http://www.giustizia.it/newsonline/data/multimedia/1926.pdf
http://www.giustizia.it/newsonline/data/multimedia/1927.pdf

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...

2) Fino ad Aprile 2007 una occasione d'oro per tutti gli ATU a collaborazione, la Finanziaria introduce una corsia preferenziale per la trasformazione del rapporto di lavoro da parasubordinato a subordinato.
Anche a proposito di ciò la RDB/CUB ha scritto al Ministero della GIustizia e del Lavoro focalizzandosi su questo problema.
http://www.assuntidavvero.rdbcub.it/fileadmin/archivio/precari/ATT00008_1_.doc
Da notizie in attesa di conferma risulta che alcune aziende ATU stiano iniziando ad assumere.

Vi invitiamo a fare blocco unico e coordinarvi col Comitato per portare meglio avanti questa regolarizzazione.

Intanto ecco una sintesi della normativa:
Misure di stabilizzazione dei rapporti di lavoro per favorirne la trasformazione da co.co.co., co.co.pro. in lavoro subordinato (COMMA 1202). La misura è destinata ad operare, a seguito di accordi aziendali ovvero territoriali tra datore di lavoro (committente) e Organizzazioni sindacali stipulabili fino al 30 aprile 2007.
La norma è finalizzata ad introdurre un percorso consensuale di stabilizzazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto in tutti i settori di attività nel lavoro privato. Ove sia prevista l’assunzione del lavoratore, già utilizzato con co.co.pro., con contratto di lavoro subordinato, il datore di lavoro verserà una somma a titolo di contributo straordinario integrativo alla gestione speciale presso l’INPS, cui corrisponderà, a carico della finanza pubblica, un contributo nella misura massima utile a raggiungere l’aliquota contributiva prevista per il lavoro subordinato. La misura favorisce dunque i giovani già impegnati in rapporti di co.co.pro., migliorandone sensibilmente l’accumulo contributivo per il periodo di tale attività, che consentirà loro un miglior trattamento pensionistico, e naturalmente contribuisce a contrastare la permanenza in una situazione di precarietà, agendo sulle convenienze offerte dall’ordinamento in sinergia con le altre misure varate in materia di occupazione stabile (cuneo fiscale per il lavoro a tempo indeterminato).

lunedì, gennaio 01, 2007

IL PRIMO ANNO DEL COMITATO

Cronologia Anno 2006 Comitato Lavoratori ATU

Non state a guardare, partecipate anche voi.
Abbiamo bisogno anche del vostro aiuto.

Giugno 06
Dalle ceneri delle disordinate movimentazioni di Febbraio, giunte praticamente a nessun risultato serio, dopo tanto parlare si concretizza il progetto di creazione di un comitato di informatici ATU, lavoratori senza alcuna distinzione di appartenenza societaria o geografica.

Sistemisti di varie realtà si raggruppano nel direttivo della prima ora.
Gli attivisti del Comitato cominciano a contattare i colleghi, tra mille difficoltà di carattere logistico.
Il fenomeno dei "colleghi fantasma" (persone che appaiono e scompaiono misteriosamente) non aiuta a creare collegamenti su scala nazionale.

Viene redatto un documento approvato e modificato nella forma con l'ausilio di rappresentanti di più regioni.
Comincia ad essere redatta una "rubrica globale" dei sistemisti ATU di tutta Italia.
Luglio 06
La relazione del Comitato comincia a circolare per canali "privilegiati" verso soggetti potenzialmente utili alla causa.
Nascono i primi contatti con i sindacati P.A.
Il blog "http://nuovaatu.blogspot.com" diventa l'organo ufficiale del Comitato.
Vengono approntati indirizzo email (comitatoatu@yahoo.it) e la prima mailing-list.
Cominciano le sottoscrizioni tra sistemisti aderenti e ministeriali solidali.
Viene inviato un messaggio nella mailing-list del CISIA per presentare il Comitato, a distanza di tempo gli stessi CISIA ammettono ufficiosamente di essere anch’essi ancora troppo disgregati per un aiuto serio alla nostra causa.
Il Ministro Antonio Di Pietro, contattato via email, esprime solidarietà alComitato.
Nascono contatti con le associazioni dei Magistrati.
Appaiono sulla scena colleghi di alcune regioni fin'ora non ancoraraggiunte dal passaparola del Comitato.
Agosto 06
Si cementa l’amicizia col sindacato RDB/CUB.
Appare per la prima volta online sul loro sito di rilevanza nazionale la relazione del Comitato sulla questione ATU e la precarietà dei sistemisti impiegati sulla commessa.
Il muro del silenzio mostra le prime crepe.
Settembre 06
Nella relativa tranquillità generale, viene a galla la notizia che la gara nazionale per l’Assistenza Tecnica Unificata al Ministero della Giustizia non è stata invalidata completamente.
C’è appello al Consiglio di Stato…siamo ancora in pericolo.
Ancora oggi ci si chiede: perché questo colpevole silenzio da parte di coloro che ci stanno intorno ed erano in dovere di informarcene?
In Piemonte intanto avviene un fatto preoccupante: la società che opera in quell’area improvvisamente ritira per una settimana i suoi sistemisti dalle sedi per accordi non raggiunti sui pagamenti.
Un campanello di allarme per i colleghi del Nord, la notizia rimbalza sui giornali.
Ottobre 06
Il giorno 6 Ottobre 2006 è una data storica per tutti i sistemisti ATU.
In barba a qualunque irrazionale silenzio-assenso per tutte le peripezie che stanno affrontando, gli informatici ATU partecipano insieme ad altre circa 30mila persone alla prima, vera manifestazione per la stabilizzazione di tutti i precari ed esternalizzati della pubblica amministrazione.
Un fatto senza precedenti, insieme alla salita (nello stesso giorno) al Ministero della Giustizia da parte di rappresentanti del Comitato, a colloquio con un Sottosegretario.
Nemmeno il tempo di esser soddisfatti per quanto accaduto, una notizia piomba su tutti i sistemisti della penisola: le ditte di assistenza hanno firmato un accordo per richiedere una serie di condizioni al Ministero per il prosieguo delle attività, in mancanza di risposta positiva fermeranno le attività a partire dal giorno 2 Novembre.
A fine mese la situazione per i lavoratori precipita: in previsione del blocco avvengono licenziamenti in massa di consulenti e disposizioni di rimanere a casa in un modo o nell’altro anche per i dipendenti.
Il Comitato si prepara a fronteggiare l’emergenza con ogni mezzo, in pochi giorni si ricevono molte richieste di iscrizione.
(Bisognerebbe imparare che il latte va salvaguardato prima che si versi…)
Viene approntata una nuova manifestazione a Roma per impedire che i lavoratori vengano risucchiati in un buco nero come a Febbraio.
Novembre 06
Viene
creato il sito ufficiale del Comitato www.comitatoatu.it
In previsione del blocco il Comitato comincia contatti a 360° e grazie anche a ciò vengono prodotti articoli di stampa e lettere da parte dei sindacati P.A. per sensibilizzare il Ministero all'imminente tracollo informatico.
Ma il tanto temuto blocco non avviene.
In una “incredibile” riunione di cui si dice ancor oggi di tutto e di più, il Ministero impone comunque la sua linea alle società.
In tarda serata centinaia di informatici ricevono la notizia che si andrà a lavorare…famiglie in ansia fino all’ultimo minuto tirano un sospiro di sollievo.
Tuttavia a Roma la piccola società ETOS viene rilevata da altri e subisce un pesante ridimensionamento di risorse umane e nel resto d’Italia non tutti i consulenti licenziati rientrano.
Nostri colleghi, parte di essi ancora con il Comitato, perdono quindi il lavoro nell’indifferenza dei più.
A causa di tutti questi capovolgimenti di fronte, la manifestazione ATU viene spostata più volte di data, alla fine ci si mette d’accordo con la Rdb per farla coincidere il giorno 17 con lo Sciopero Generale dei sindacati di base del pubblico impiego.
Il giorno 17, pur tra alcuni disguidi di carattere organizzativo dovuti a forza maggiore, avvengono degli importantissimi incontri tra delegazioni di sistemisti ATU ed esponenti del Ministero e del Governo, direttamente in Parlamento.
Da parte ministeriale vi è una prima “apertura” sulla questione della salvaguardia dei lavoratori ad ogni eventuale passaggio di commessa tra una ditta e l’altra, mentre gli esponenti parlamentari sono possibilisti riguardo a futuri assorbimenti nel pubblico dei sistemisti ATU.

Insieme a tanti articoli generici sull'emergenza informatica al Ministero, un noto quotidiano del Sud pubblica un articolo specifico sulle attività del Comitato.
A fine mese la Commissione Giustizia del Senato approva un ODG dove si chiede al Governo di riconsiderare i meccanismi dell’Assistenza Tecnica Unificata e suggerisce di bandire un concorso per l’assunzione dei sistemisti informatici.

Dicembre 06
In Campania/Puglia/Molise avviene uno scontro tra i lavoratori e la società a causa della mancata erogazione degli stipendi da quasi 3 mesi, i soldi promessi dal Ministero nella riunione con le ditte ancora non sono disponibili.
Dopo 4 giorni di sciopero, durante i quali in Puglia il CISIA richiede la sostituzione della società, la dirigenza aziendale firma un documento con modi e tempi dei pagamenti arretrati.


IL RESTO DELLA STORIA E’ NELLE VOSTRE MANI, COLLEGHI, IL COMITATO SIETE VOI…